QUESTIONE DIPLOMATI MAGISTRALI: AGGIORNAMENTO E STRATEGIE

La questione dei diplomati magistrali, brutta pagina della scuola italiana, oggetto di propaganda politica, strumentalizzazioni e logiche di mercato, sta diventando sempre più grave, se mai fosse possibile dopo le gravissime discriminazioni dovute al cambiamento nell’orientamento del giudizio. Dal 2017, anno drammatico per migliaia di docenti, si sono visti i più squallidi voltafaccia della politica, sorda all’emergenza sociale che i licenziamenti di massa, proposti come tutela e salvaguardia nei confronti di “malcapitati alunni” e fantomatici controinteressati, promettono di generare. I mantra della qualità della scuola e continuità didattica per i docenti di infanzia e primaria non vale, perché se e quando saranno licenziati tali docenti, per effetto di sentenze di merito negative, dei loro alunni e delle famiglie non importa niente a nessuno. Ma non importa nemmeno di questi soggetti quando si sbandierano le ennesime campagne epocali di stabilizzazione, in linea con i peggiori ricatti che hanno dato vita alla Legge 107, contrastata solo per posizioni di facciata. Probabilmente il servizio prestato, sempre in infanzia e primaria, anche in ruolo, con anni di prova superati all’attivo, non costituisce “merito” come negli altri segmenti di scuola, dimenticando o, peggio, non sapendo, che il I ciclo di istruzione da dieci anni e più si compone di infanzia, primaria e secondaria di primo grado, come dimostrano nella prassi amministrativa e didattica gli istituti comprensivi con cui è organizzato il sistema scolastico nazionale.

Ora, cosa ci sia dietro a tutto questo è chiarissimo: interessi di parte, giochi di potere e mercimonio di titoli e clientelismi. Ma non per questo è meno chiaro che resistere è l’unica strada possibile, perché la resistenza politica, oltre che legale, è l’unica arma nelle nostre mani.

Se pur è vero che la politica non ascolta, non riceve, non accoglie, legge, e quindi leggerà che siamo consapevoli delle assurdità e delle ennesime discriminazioni illogiche e soprattutto dannose per il sistema scolastico, per le migliaia di famiglie dei docenti interessati, le migliaia di alunni e delle loro famiglie, sui quali si potrebbe abbattere una tempesta, se non si troveranno le uniche soluzioni possibili per mettere fine a questa incommentabile vicenda.

Per l’aspetto legale, lo Studio Legale Bonetti, insieme ad Adida, sta organizzando una riunione on line attraversola piattaforma GoToMeeting. Organizzatevi in tempo!