Lettera degli studenti italiani del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria iscritti con riserva nelle GAE
Siamo studenti iscritti negli anni accademici 2006/07 e 2007/08 al corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria (quadriennale) e per effetto di atti legislativi (art.1, comma 605 della legge 27 dicembre 2006, n.296 e successiva legge 30 ottobre 2008, n .169 art. 5 bis) inseriti con riserva (in attesa di titolo abilitante) nelle graduatorie ad esaurimento di terza fascia .Graduatorie che abbiamo prontamente aggiornato per il triennio 2014/17.
La nostra scelta universitaria è stata indubbiamente operata per inseguire un sogno, una passione, una vocazione: divenire buoni educatori acquisendo competenze specifiche attraverso un articolato percorso universitario per il “tesoro” più prezioso e unico che una società civile possiede: i Bambini. Nello stesso tempo la nostra iscrizione al suddetto corso di laurea è stata effettuata sulla scia della legge 28 marzo 2003, n.53 : “L'esame di laurea sostenuto a conclusione dei corsi in scienze della formazione primaria istituiti a norma dell'articolo 3, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, comprensivo della valutazione delle attività di tirocinio previste dal relativo percorso formativo, ha valore di esame di Stato e abilita all'insegnamento, rispettivamente, nella scuola materna o dell'infanzia e nella scuola elementare o primaria. Esso consente altresì l'inserimento nelle graduatorie permanenti (trasformate in seguito alle legge n. 296/06 in graduatorie ad esaurimento) previste dall'articolo 401 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni.
Ora, l'articolo 8 comma 9 del “Disegno di Legge 2015 recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione” recita: “sono altresì esclusi dal piano straordinario assunzionale i soggetti che non sciolgano la riserva per conseguimento del titolo abilitante entro, e non oltre, il 30 giugno 2015”. Il comma 10 del medesimo articolo afferma: “ a decorrere dal 1 settembre 2015 le graduatorie di cui al comma 2, lettere a) e b) perdono efficacia per i gradi di istruzione della scuola primaria e secondaria, ai fini dell’assunzione con contratti di qualsiasi tipo e durata.
Risulta evidente che laddove questo progetto di riforma dovesse essere approvato in questi termini, verrebbero fortemente lesi non già mere aspettative ma veri e propri diritti di noi studenti di Scienze della Formazione Primaria (quadriennale) ai quali la legge n.296 del 2006 ha riconosciuto la possibilità di essere regolarmente inseriti con riserva nelle graduatorie ad esaurimento di terza fascia, che oggi la riforma vuole improvvisamente porre nel nulla. Un destino triste che accomunerà centinaia e centinaia di studenti che non riusciranno a laurearsi entro il 30 giugno 2015, ai quali con un colpo di spugna verrà cancellato il sogno e la dignità di un lavoro.
Eticamente e moralmente scorretto è un progetto di riforma che non prende in considerazione i tempi universitari necessari per espletare gli ultimi esami, stesura relazioni e tesi che separano tutti noi dal “traguardo” ovvero dal conseguimento di quello che è stato considerato ab origine un titolo abilitante visto che allo stato odierno solo tre mesi ci separano dal 30 giugno 2015.
CHIEDIAMO a Voi tutti che il nostro stato non passi inosservato e che le Gae non perdano efficacia ma restino valide per il triennio 2014/17.
A tutti coloro che indistintamente osteggiano la nostra attuale e/o futura permanenza nelle Gae o nei prossimi albi regionali non rispondiamo con la stessa moneta poiché ognuno di noi ha un vissuto personale ed esperienziale, un percorso che merita rispetto e il non aver conseguito ancora questo titolo non è una “macchia” di cui vergognarsi ma una “macchia” che ha numerose sfumature di vita, di problemi, di affanni ma nello stesso tempo di “colori”. Colori indelebili che nessuno potrà cancellare e con questi colori che profumano di vita vera, di sacrifici, di passione e di Amore noi continueremo il nostro percorso poiché siamo e continueremo ad essere “costruttori ed esempio di rispetto e pace”. Non è soprattutto questa la missione di un buon insegnante?
Studenti italiani universitari di Scienze della Formazione Primaria